Con l’uscita dal lockdown, l’abolizione del coprifuoco e la riapertura dei pubblici esercizi (anche al chiuso) ritorna tra gli imprenditori del settore la volontà di investire ancora nel fuori casa. Ne conseguono l’annuncio di imminenti aperture e la nascita di nuovi locali. Ma aldilà dello slancio ritrovato, avviare un format, partendo da zero, richiede grande capacità di pianificazione e organizzazione di tutti gli aspetti necessari per la partenza effettiva dell’attività.
La pandemia ha causato chiusure significative. Stando ai dati FIPE, oltre 22.000 attività hanno abbassato la serranda nel 2020. Ma di contro ora sembra iniziata una nuova fase, di riscatto, in cui gli operatori – orfani dell’inattività protratta – investono e tornano a dedicarsi a ciò che più gli è mancato, sperando fortemente nel rilancio di un settore fondamentale per l’economia italiana.
Aprire un ristorante e in generale un locale richiede, oltre ad un’offerta basata su una buona cucina e un attento servizio per i clienti, anche un’ottima capacità di gestione e risoluzione di imprevisti. Inaugurare un nuovo format non è un’impresa semplice. Nè tantomeno economica. Per questo è importante avere un’idea di base di quel che ci si deve aspettare, oltre che delle linee guida ed indicazioni ben precise per farlo al meglio. Ecco alcuni consigli per fronteggiare preparati un’apertura.